Casalduni

 

  • Storia:

L’origine del comune è incerta. Esisteva già al tempo dei Normanni ed era suffeudo di Tommaso di Fenuccio. Questo feudo dipendeva dalla baronia di Guglielmo di Rampano che possedeva Ponte, il comune più vicino. La prima menzione di Casalduni in un documento ufficiale risale al 1335, in una bolla di Papa Clemente V, in riferimento alla delimitazione del territorio di Benevento (Castrum Casaldonis). II nome rivela la sua natura di casale, vale a dire “terra abitata senza una propria autonomia”, appartenente a chiese e monasteri, senza corte di coloni asserviti alla gleba o forse a qualcuno dei Longobardi o dei Normanni conquistatori.

Fu concesso dagli Angioini alla Casa di Sus, in particolare ad Ilaria di Sus, figlia di Americo e vedova di Eustasio Sabrano, figlio del conte di Ariano. Prima del 1415, infatti, Casalduni apparteneva ai Sabrano, conti di Ariano al seguito di Carlo d’Angiò.

In seguito i Sabrano furono spogliati dei loro feudi per aver consigliato Giovanna II regina di Napoli di parteggiare per Luigi d’Angiò contro Re Alfonso d’Aragona e i loro possedimenti furono dati a Francesco Attendolo Sforza, capitano di ventura.

Il terremoto del 1688 distrusse anche Casalduni e rimase in piedi solo il castello feudale e le chiese di San Rocco e di S. Maria della Consolazione.

Per le vicende del 1860 questa terra ebbe molto a soffrire e, il 14 agosto 1861, fu saccheggiata e messa a fuoco.

Nell’agosto del 1860 infatti i fautori del caduto regime borbonico spingevano le popolazioni del luogo alla rivolta che scoppiò a Pontelandolfo, il comune più vicino. Qui un drappello di soldati piemontesi, comandati dal luogotenente Cesare Augusto Bracci, trovò rifugio nel castello ma, una volta uscito per mettersi al sicuro, fu massacrato nei pressi di Casalduni tra torture e sevizie. Il Generale Cialdini allora ordinò la completa distruzione sia di Casalduni che di Pontelandolfo. I due comuni furono depredati persino degli arredi sacri e infine incendiati.

Il territorio è prevalentemente collinare e presenta ancora spiccata ruralità. Come attività prevalente vige una economia si carattere soprattutto agricolo; per il suo clima piuttosto dolce, è favorita le produzione del vino (in particolare le seguenti qualità: Sangiovese, Montepulciano ed Aglianico) e dell’olio.            

Quest’ultimo rappresenta una grandissima fonte di orgoglio per il popolo di Casalduni e rappresenta per il paese il mezzo per consentire a questo verdeggiante paese e ai suoi giovani di farsi conoscere.

I prodotti tipici da gustare nel nostro paese sono: gli “ammugliatielli” o “abbuoti”, prodotto confezionato con interiora di agnellino lattante,  i“cicatielli” al ragù e la trippa al sugo.

 

  • La nostra Pro Loco:

La Pro Loco di Casalduni nasce il 17 novembre del 1973, lo scopo principale dell’ass.ne Pro Loco Casalduni sono: riunire tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo turistico della località, contribuire ad organizzare eventi turistici e promuovere il miglioramento dello sviluppo del proprio paese. La Pro Loco è composta da 80 soci, con a capo il presidente storico Nicola Bove.

https://www.facebook.com/Pro-Loco-Casalduni-697637743716082/videos

 

  • Articoli:
  1. LA SAGRA DELL’AMMUGLIATIELLO
  2. I 7 DUCHI E LA GALLINA NERA DI CASALDUNI

 

Indirizzo:

Via Roma – 82027 Casalduni (Bn)

Contatti: 

e-mail: casalduni@unplibenevento.it

telefono: 339 373 6652

fax: 0824 856 218

Pagine social ufficiali: 

https://www.facebook.com/Pro-Loco-Casalduni-697637743716082/

https://instagram.com/prolococasalduni?utm_medium=copy_link